Sull’onda del cambiamento

Karim Chedid:
Buongiorno e benvenuti ad Around the world per la presentazione del nostro Midyear Outlook. Riteniamo vi siano buone ragioni per essere ottimisti nella seconda metà dell’anno. Il primo semestre è stato caratterizzato da una crescita resiliente nei mercati avanzati, utili sostenuti e l’avvio di un ciclo di allentamento nei principali Paesi sviluppati, a partire dal taglio dei tassi della BCE a giugno. Ma crediamo anche che sia opportuno usare prudenza, alla luce di dati macroeconomici probabilmente ancora volatili e del forte rischio geopolitico legato alle elezioni. Stiamo quindi preparando i portafogli per catturare i rialzi e gestire i rischi. Oggi è qui con me Beata Harasim del BlackRock Investment Institute, che presenterà i nostri temi di investimento principali per il secondo semestre. Poi dirò due parole sulle implicazioni di questi temi per i portafogli degli investitori.
 
Beata Harasim:
Grazie Karim. Potremmo essere alla vigilia di una trasformazione simile alle rivoluzioni tecnologiche del passato, alimentata da una potenziale ondata di investimenti nell’intelligenza artificiale (IA), nella transizione low-carbon e nella riconfigurazione delle filiere globali. Ma la velocità e la portata – nonché l’impatto – di tali investimenti sono altamente incerti. Inoltre il contesto economico attuale, dopo la pandemia, è piuttosto insolito: inflazione persistente, tassi di interesse elevati e trend di crescita più deboli. Dato che vi sono molteplici esiti possibili, occorre un approccio all’investimento più granulare e attivo.

Il nostro primo tema è essere “vicini alla realtà”. A nostro avviso le maggiori opportunità risiedono nell’economia reale poiché gli investimenti sono diretti verso beni materiali come infrastrutture, sistemi energetici e tecnologia. Se la cosa funziona, allora le società dovranno adattare i business model e investire per restare al passo. Quindi per gli investitori i fondamentali societari saranno più importanti che mai. Forse ci vorrà molto meno tempo per capire chi sono i vincitori e chi i vinti.
Infatti il nostro secondo tema è “aprirsi al rischio”. Crediamo che alla luce della maggiore incertezza gli investitori non debbano banalmente ridurre il rischio. Bensì optare per lo scenario più probabile. Noi propendiamo per uno scenario concentrato sull’IA in cui una manciata di società che beneficiano dell’IA potrebbe continuare a trainare il mercato, persino in un contesto di inflazione sostenuta e alti tassi di interesse nell’era post pandemia.

Siamo comunque pronti a cambiare rotta qualora le probabilità di un altro scenario aumentassero e ad usare maggiore granularità nelle opportunità di investimento. Ed ecco il nostro terzo tema: “anticipare la prossima mossa”. Si tratta di utilizzare gli scenari per aumentare la resilienza del portafoglio in presenza di esiti molto diversi tra loro integrando le informazioni di tali scenari.

Implicazioni per gli investimenti: Confermiamo il sovrappeso delle azioni USA e manteniamo l’orientamento al tema dell’IA in un’ottica tattica di 6-12 mesi, in base al nostro nuovo processo di valutazione costante degli scenari. Nella maggior parte degli scenari prevediamo tassi di interesse più alti più a lungo. Riteniamo che i mercati privati e le infrastrutture siano le vie privilegiate per la diversificazione nel regime attuale.

Karim Chedid:
Grazie Beata. Ma come influiscono questi temi sull’asset allocation?
 
In ambito azionario la maggiore incertezza e l’aumento della dispersione ci portano a puntare anzitutto sulla qualità, e in questo le strategie incentrate sulla ricerca di alpha possono aiutarci a catturare anche le caratteristiche di qualità più nascoste. Intravediamo però anche interessanti opportunità future, soprattutto alla luce dell’inarrestabile crescita esponenziale dell’IA, che richiede ingenti investimenti ed espansione delle infrastrutture. Intendiamo posizionare i portafogli in vista delle prossime operazioni legate all’IA: sicurezza digitale per proteggere grandi banche dati e consumatori, infrastrutture per avere centri dati nuovi e all’avanguardia, energia per consentire tutti questi sviluppi. Guardiamo inoltre con maggior favore alle azioni europee, in ragione del miglioramento del contesto macroeconomico e dei fondamentali della regione: puntiamo sulle strategie basate su forti convinzioni e sulla ricerca di alpha, integrate da esposizioni indicizzate di precisione a opportunità di inizio ciclo.
 
Quanto al reddito fisso, l'avvio dei tagli dei tassi in Europa ci induce ad allungare la duration sui tassi dell'area, mentre negli Stati Uniti siamo posizionati sul tratto a breve della curva. Cerchiamo di catturare rendimenti elevati per il ciclo tramite prodotti a scadenza fissa e riscontriamo valore relativo nel segmento HY in EUR.
 
Infine, a fronte dell’aumento della dispersione e dell’incertezza occorrono secondo noi portafogli più dinamici, pertanto cerchiamo di diversificare andando oltre le allocazioni tradizionali: azioni giapponesi per la loro scarsa correlazione con altri mercati azionari; strategie high income attive per diversificare le fonti di reddito di qualità e strumenti alternativi, comprese esposizioni liquide dinamiche e investimenti sui mercati privati. Grazie per essere stati con noi. Per approfondire questi argomenti, cliccate sul link.